Grazie alla sua topografia e al considerevole volume medio delle precipitazioni sul suo territorio, la Svizzera offre condizioni ideali per l'utilizzazione della forza idrica. Lo sfruttamento di questa fonte di energia iniziò verso la fine del diciannovesimo secolo e conobbe un vero e proprio boom fra il 1945 e il 1970. In questo periodo furono costruite numerose nuove centrali ad acqua fluente e tutti i grandi impianti ad accumulazione del Paese.
Ancora nei primi anni Settanta quasi il 90% della produzione indigena di energia elettrica proveniva dallo sfruttamento della forza idrica. In seguito all'entrata in esercizio delle centrali nucleari svizzere, questa quota è scesa gradualmente fino al 60% intorno al 1985; oggi si attesta sul 57,6% circa. La forza idrica continua ad essere la nostra principale fonte indigena di energia rinnovabile.
Con la Strategia energetica 2050, la Confederazione mira ad aumentare la produzione media annua di energia elettrica da fonte idroelettrica a 38 600 gigawattora (GWh) entro il 2050 (e 37 400 GWh entro il 2035). Per utilizzare il potenziale realizzabile, gli impianti esistenti dovrebbero essere rinnovati e ampliati ed è necessaria la costruzione di nuove centrali idroelettriche, tenendo conto dei requisiti ecologici. La Confederazione intende promuovere l'utilizzo dell'energia idroelettrica con diverse misure. Gli strumenti a tal fine sono i contributi d’investimento per i nuovi impianti e per i rinnovamenti/gli ingrandimenti considerevoli delle centrali idroelettriche e il premio di mercato per gli impianti che devono vendere sul mercato a prezzi inferiori ai costi di produzione. Inoltre, grazie al cosiddetto Mantelerlass, sono previste diverse misure che miglioreranno le condizioni quadro per l'energia idroelettrica (procedure di autorizzazione più semplici, contributi per la pianificazione dei progetti, obiettivi per l'espansione dello stoccaggio).
L'Ufficio federale dell'energia si occupa degli aspetti politici dell'energia idroelettrica (promozione, strategie, prospettive) e degli aspetti tecnici e di sicurezza, mentre l'Ufficio federale dell'ambiente è responsabile degli aspetti ambientali (acque residue, protezione dei corpi idrici).