Con la prova dello smaltimento si dimostra la fattibilità dello smaltimento delle scorie radioattive in un determinato strato geologico. Non si tratta né di un'autorizzazione né della scelta di un'ubicazione. La prova dello smaltimento deve indicare che esiste un corpo roccioso sufficientemente grande con le caratteristiche necessarie per lo stoccaggio di scorie radioattive e che si può procedere alla costruzione di un deposito in strati geologici profondi. Con la prova dello smaltimento, il legislatore ha inteso accertarsi per tempo che fosse possibile, in linea di principio, smaltire le scorie radioattive in Svizzera anche in un secondo momento. Lo smaltimento sicuro delle scorie radioattive in un sito concreto dovrà essere dimostrato in ogni fase della procedura di rilascio delle licenze prevista dalla legge sull'energia nucleare e a prescindere dalla prova di smaltimento. Ciò avverrà sulla base di un progetto di deposito e di indagini specifiche per il sito.
La prova dello smaltimento deve essere fornita dai responsabili dello smaltimento e ed è richiesta dalla legge dal 1978. Da quel momento rappresenta il presupposto per l’esercizio degli impianti nucleari in Svizzera. Nel 1988 il Consiglio federale ha approvato la prova dello smaltimento per scorie debolmente e mediamente radioattive. La Nagra ha fornito questa prova basandosi su un possibile deposito nella marna dell'Oberbauenstock (Cantone di Uri). A fine 2002, la Nagra ha presentato la prova dello smaltimento per le scorie altamente radioattive. La richiesta era basata sull'argilla opalina nel Weinland zurighese. Nel 2006 il Consiglio federale ha approvato anche questa prova dello smaltimento dichiarando così che, in linea di massima, lo smaltimento di tutte le scorie radioattive può essere effettuato in Svizzera.
