Emissioni di CO2 delle automobili nuove: solo una lieve riduzione nel 2016

Berna, 12.06.2017 - Dal 1° luglio 2012 sono in vigore anche in Svizzera, come già nell'UE, prescrizioni sulle emissioni di CO2 delle automobili nuove: conformemente a tali prescrizioni, entro il 2015 le emissioni medie delle automobili immatricolate in Svizzera per la prima volta sarebbero dovute scendere a 130 grammi di CO2 per chilometro. Dopo aver mancato questo obiettivo già nel 2015, gli importatori di auto svizzeri non l'hanno raggiunto, con un valore medio delle emissioni pari a 134 g CO2/km, nemmeno nel 2016. Le sanzioni hanno raggiunto un totale di circa 2,4 milioni di franchi.

Nel 2016 è stato verificato su circa 319‘300 automobili il grado di raggiungimento dell'obiettivo di emissione fissato nelle prescrizioni sulle emissioni di CO2. I veicoli controllati comprendevano sia auto nuove sia auto immatricolate all'estero meno di sei mesi prima di venire sdoganate in Svizzera. Il parco auto considerato si componeva di circa 1‘500 automobili di importatori piccoli e privati e di circa 317‘800 automobili di 89 grandi importatori registrati.

Il valore medio delle emissioni di CO2 delle 319‘300 nuove auto controllate era pari a circa 134 g CO2/km (2015: 135 g CO2/km), pertanto l'obiettivo di 130 g CO2/km valido per l'intero parco auto dal 2015 è stato nuovamente mancato di poco. Solo 19 degli 89 grandi importatori registrati, invece, hanno superato il proprio obiettivo individuale (2015: 26 su 93), e la maggior parte di essi per meno di 4 g/km.

Il valore delle emissioni di CO2 dell'intero nuovo parco auto, pari a 134 g CO2/km, è inferiore dell'1% circa rispetto a quello dell'anno precedente (si veda anche il comunicato stampa di oggi sul consumo di carburante delle nuove auto nel 2016), la riduzione più bassa dal 2006. Una delle cause di questa timida diminuzione va ricercata nel mancato inasprimento delle prescrizioni: l'obiettivo di 130 g/km e la quota sanzionabile del parco auto, infatti, sono rimasti invariati rispetto al 2015. L'unica differenza rispetto all'anno precedente è l'abolizione dei cosiddetti supercrediti (conteggio multiplo delle auto con emissioni inferiori a 50 g CO2/km). Nel 2015 il fattore di ponderazione dei supercrediti era ancora di 1,5.

Sul mercato delle auto le quote degli importatori paralleli e diretti hanno registrato forti oscillazioni sia prima dell'introduzione delle prescrizioni sulle emissioni di CO2 nel 2012 sia nello stesso 2012, dopo l'entrata in vigore delle prescrizioni. Dal 2013 la quota è rimasta costante intorno al 7% per tutte le nuove immatricolazioni, vale a dire come nel 2011, ossia prima dell'introduzione delle prescrizioni.

Ammontare delle sanzioni e oneri di attuazione delle prescrizioni

Le sanzioni riscosse ammontano a un totale di circa 2,4 milioni di franchi (2015: 12,6 mln franchi). A fronte di questi ricavi vi sono i costi legati all'attuazione delle prescrizioni, che ammontano a circa 1,3 milioni di franchi (2015: 1,5 mln franchi). Ne risulta pertanto un ricavo netto totale per il 2016 pari a 1,1 milioni di franchi (2015: 11,1 mln franchi), distribuito tra Svizzera e Principato del Liechtenstein a seconda del numero di immatricolazioni e di importatori (quota del Principato del Liechtenstein: 2‘000 franchi, 2015: 83‘000 fr.). I ricavi netti conseguiti in Svizzera nel 2016, pari a 1,1 milioni di franchi, verrano destinati nel 2018 al Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato (FOSTRA) che sostituirà il Fondo infrastrutturale, ferma restando l'approvazione del Consiglio federale per la sua entrata in vigore.

Le prescrizioni sulle emissioni di CO2 si applicano a tutti gli importatori di nuove automobili. Questi ultimi si dividono in grandi importatori (almeno 50 nuove automobili immatricolate all'anno) e piccoli importatori (meno di 50 nuove automobili immatricolate all'anno). Anche i privati che importano direttamente un nuovo veicolo dall'estero sono considerati piccoli importatori. Nel caso dei piccoli importatori, l'Ufficio federale delle strade (USTRA) verifica per ogni singolo veicolo se l'importatore è soggetto o meno al pagamento di una sanzione; nel caso dei grandi importatori, invece, l'Ufficio federale dell'energia (UFE), in collaborazione con l'USTRA, verifica se l'intero nuovo parco auto immatricolato soddisfa, in media, l'obiettivo specifico: le diverse emissioni di CO2, più o meno elevate, di differenti veicoli possono compensarsi a vicenda.


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