Rapporto sugli effetti delle prescrizioni sulle emissioni di CO2 per le automobili nuove 2012-2018

Berna, 18.02.2020 - Dal 1° luglio 2012 sono in vigore in Svizzera prescrizioni sulle emissioni di CO2 per le automobili nuove analoghe a quelle applicate nell'UE. Esse obbligano gli importatori svizzeri di automobili a limitare le emissioni delle automobili nuove a una media di 130 grammi di CO2 per chilometro. Questo obiettivo è stato introdotto nel 2012 e, dal 2015, è stato giuridicamente vincolante per tutte le automobili fino alla fine del 2019. Dall'inizio del 2020 è in vigore l’obiettivo di 95 grammi di CO2 per chilometro. Il rapporto sugli effetti delle prescrizioni sulle emissioni di CO2 dimostra che finora i valori obiettivo non sono mai stati raggiunti e che nel 2017 e 2018 le emissioni di CO2 sono addirittura aumentate.

Con il rapporto «Effetti delle prescrizioni sulle emissioni di CO2 per le automobili nuove 2012 - 2018» il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) informa le commissioni dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia (CAPTE) del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati sul raggiungimento degli obiettivi e sull'efficacia del sistema delle sanzioni per gli anni 2012 - 2018.

Risultati principali

Obiettivo di 130 g CO2/km mancato: l'obiettivo fissato dalla legge di 130 g CO2/km per gli anni 2015 - 2019 non è mai stato raggiunto. Nel 2015 è stato mancato di 5 grammi, nel 2016 e nel 2017 di 4 grammi e nel 2018 di quasi 8 grammi.

Raggiungimento degli obiettivi da parte dei singoli importatori: nel periodo 2012 - 2017, i singoli importatori sono perlopiù riusciti a raggiungere gli obiettivi grazie a diverse modalità di attuazione (calcolo dell'obiettivo in funzione del peso, valori speciali per singole marche di veicoli) e alle disposizioni introduttive (phasing-in e supercrediti). Le sanzioni pagate, di conseguenza, sono rimaste a livelli bassi nel periodo 2012 - 2017, con una media annua compresa tra qualche milione e poche decine di milioni di franchi. Nel 2018, invece, quasi la metà degli importatori ha mancato il proprio obiettivo, dovendo così pagare sanzioni per un totale di 31,7 milioni di franchi.

Motivi dell'aumento delle emissioni di CO2: da un lato, l'aumento è dovuto alla crescente quota di veicoli a trazione integrale e SUV dal 2015, nonché all'aumento del peso a vuoto dei veicoli. I veicoli a trazione integrale e SUV emettono più CO2 rispetto a modelli analoghi della stessa categoria di veicoli. D'altra parte, anche la diminuzione della quota di veicoli diesel e il passaggio alla nuova procedura WLTP (Worldwide harmonized Light Vehicles Test Procedure) nel settembre 2017 ha contribuito all'aumento delle emissioni di CO2: i valori di emissione di CO2 dei veicoli misurati secondo la procedura WLTP sono superiori del 5 - 6 per cento rispetto ai valori calcolati con il precedente sistema NEDC (New European Driving Cycle). Con il nuovo ciclo di guida, i valori misurati corrispondono meglio al consumo nel traffico reale. Le quote di mercato delle automobili a basse emissioni sono notevolmente aumentate dall'introduzione delle prescrizioni sulle emissioni, soprattutto dal 2018; anche la quota dei veicoli elettrici è in costante aumento. Tuttavia, nella migliore delle ipotesi, ciò ha al massimo attenuato l'aumento delle emissioni medie.

Efficacia delle prescrizioni sulle emissioni di CO2: le emissioni di CO2 sono diminuite nei primi anni successivi all'entrata in vigore delle prescrizioni sulle emissioni di CO2. Questo indica che gli importatori hanno compiuto sforzi nella giusta direzione. Tuttavia, le emissioni sono nuovamente aumentate nel 2017 e nel 2018, per cui l'effetto auspicato delle prescrizioni non si è concretizzato. Inoltre, l'efficacia della misura è stata compromessa anche dal crescente scarti tra le misurazioni ufficiali del CO2 e i valori reali di guida dal 2012.

Non è possibile quantificare in modo preciso lo sviluppo ipotizzabile senza le prescrizioni sulle emissioni di CO2 a causa della mancanza di un gruppo di controllo. Visto il chilometraggio totale che aumenta di anno in anno, tuttavia, le prescrizioni sulle emissioni di CO2 hanno contribuito ad attenuare l'ulteriore aumento delle emissioni di CO2 dovute al traffico.

Impatto sul mercato: le analisi dimostrano che le norme sulle emissioni di CO2 non provocano distorsioni di rilievo sul mercato dei veicoli. Le cifre relative alle vendite rimangono elevate. La quota di mercato delle importazioni dirette e parallele è rimasta stabile intorno al 7 per cento fino al 2015, e quindi superiore alla media pluriennale precedente all'introduzione delle prescrizioni sulle emissioni di CO2. Dal 2016, e soprattutto da metà 2018, la quota delle importazioni parallele e dirette è diminuita, anche se le prescrizioni sulle emissioni di CO2 sono rimaste invariate in questo periodo.

Prospettive: Nel 2020 è entrato in vigore il nuovo obiettivo di 95 g CO2/km per le automobili adeguato nell'ambito della Strategia energetica 2050. Per la prima volta è stato fissato un obiettivo di 147 g CO2/km anche per i furgoni e i trattori a sella leggeri.

Le prescrizioni sulle emissioni di CO2 si applicano a tutti gli importatori di nuove automobili. Questi ultimi si dividono in grandi importatori (almeno 50 nuove automobili immatricolate all'anno) e piccoli importatori (meno di 50 nuove automobili immatricolate all'anno). Anche i privati che importano direttamente un nuovo veicolo dall'estero sono considerati piccoli importatori. Nel caso dei piccoli importatori, l'Ufficio federale delle strade (USTRA) verifica per ogni singolo veicolo se l'importatore è soggetto o meno al pagamento di una sanzione, mentre nel caso dei grandi importatori l'Ufficio federale dell'energia (UFE), in collaborazione con l'USTRA, verifica se l'intero nuovo parco auto immatricolato soddisfa l'obiettivo medio del parco: le diverse emissioni di CO2, più o meno elevate, di differenti veicoli possono compensarsi a vicenda.


Indirizzo cui rivolgere domande

Marianne Zünd, Capo Media e politica UFE, 058 462 56 75, 079 763 86 11



Pubblicato da

Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni
https://www.uvek.admin.ch/uvek/it/home.html

Abbonarsi ai comunicati stampa dell'UFE

https://www.bfe.admin.ch/content/bfe/it/home/novita-e-media/comunicati-stampa/mm-test.msg-id-78134.html