Trivellazioni nei terreni del Quaternario: deposito pubblico della prima domanda

Berna, 02.05.2017 - Il Quaternario è il periodo geologico più recente, iniziato circa 2,5 milioni di anni fa e protrattosi fino ai giorni nostri. Nell'ambito della ricerca dei siti idonei per il deposito delle scorie nucleari in strati geologici profondi, la Società cooperativa nazionale per l'immagazzinamento di scorie radioattive (Nagra) vuole studiare meglio questo strato di materiale incoerente. Per mezzo di particolari trivellazioni del suolo vengono prelevati campioni di terreno, denominati in gergo tecnico "carote", che possono fornire informazioni sui processi di erosione e sull'attività tettonica del passato. Entro la fine del 2017 la Nagra prevede di presentare all'Ufficio federale dell'energia (UFE) circa dieci domande per poter effettuare trivellazioni nei terreni del Quaternario. Oggi è stata depositata pubblicamente la prima domanda per una trivellazione a Riniken (Cantone di Argovia).

Durante il periodo del deposito pubblico della domanda i soggetti interessati dal progetto possono presentare opposizione. La Nagra prevede di inoltrare entro la fine del 2017 un totale di dieci domande. Verranno tutte depositate pubblicamente nel rispettivo Comune e saranno disponibili anche sul sito Internet dell'UFE.

Le trivellazioni nei sedimenti quaternari sono simili a quelle eseguite per le sonde geotermiche. I primi lavori inizieranno nel 2018. Dall'analisi delle carote di sondaggio sarà possibile ricostruire il periodo geologico più recente delle aree destinate eventualmente a ospitare un deposito di scorie radioattive in strati geologici profondi, il che permetterà di raccogliere informazioni sul loro sviluppo geologico nel lungo periodo. I carotaggi verranno effettuati in zone scelte secondo le condizioni locali dei terreni del Quaternario; potranno pertanto avvenire anche al di fuori dell'area geologica individuata per i depositi di scorie radioattive.

Le trivellazioni nei terreni del Quaternario raggiungono solitamente una profondità non superiore a poche decine di metri, in casi eccezionali anche qualche centinaio di metri. I lavori durano poche settimane e vengono effettuati di giorno, durante i normali orari di lavoro, con una la trivella perforatrice alta da 10 a 20 metri. Il rumore emesso è paragonabile a quello prodotto da interventi agricoli o forestali. Al termine delle perforazioni si procederà allo sgombero totale del luogo e al ripristino della situazione iniziale.


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Marianne Zünd, Capo Divisione Media e politica UFE
tel. 058 462 56 75, fax 079 763 86 11, e-mail: marianne.zuend@bfe.admin.ch



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