Selezione dei siti per depositi in strati geologici profondi: il Consiglio federale fissa sei aree e avvia la tappa 2

Berna, 01.12.2011 - La prima tappa della procedura di selezione dei siti per depositi in strati geologici profondi per scorie radioattive è conclusa. Il Consiglio federale ha approvato il rapporto sui risultati relativo alla tappa 1 e deciso di inserire nel Piano settoriale dei depositi in strati geologici profondi le sei aree di ubicazione proposte dalla Società cooperativa nazionale per l'immagazzinamento di scorie radioattive (Nagra): Giura est, Giura sud, Lägern nord, Südranden, Wellenberg e Zurigo nord-est. Il Consiglio federale ha inoltre incaricato il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni DATEC di avviare la tappa 2 della procedura. Durante questa tappa, che durerà circa quattro anni, le aree di ubicazione proposte saranno oggetto di indagini approfondite.

Il Piano settoriale dei depositi in strati geologici profondi, approvato dal Consiglio federale nell'aprile 2008, disciplina la procedura di selezione dei siti per depositi in strati geologici profondi. Questa procedura ha preso avvio nell'ottobre 2008, quando la Nagra ha proposto sei potenziali aree di ubicazione: Giura est (già Bözberg), Giura sud, Lägern nord, Südranden, Wellenberg e Zurigo nord-est (già Weinland zurighese).

Conclusione della tappa 1

Nella tappa 1 della procedura di selezione, le autorità e le commissioni federali preposte alla sicurezza hanno verificato se le aree di ubicazione proposte sono idonee, dal punto di vista della sicurezza tecnica, alla realizzazione di un deposito in strati geologici profondi. Nel contempo sono state elaborate basi di pianificazione del territorio e sono stati individuati i Comuni che risulterebbero interessati dalla presenza di un eventuale deposito in strati geologici profondi. 190 Comuni svizzeri e 13 tedeschi prendono parte, nella tappa 2, alla cosiddetta "partecipazione regionale".

Tutti i risultati della tappa 1 sono confluiti nel progetto di rapporto sui risultati del 20 agosto 2010 e sono stati sottoposti ad audizione pubblica insieme a tutti i rapporti e alle perizie disponibili fino a quel momento e ai pareri pervenuti fra il 1° settembre e il 30 novembre 2010 (cfr. comunicato stampa del 23 agosto 2010). In totale sono stati presentati circa 3 700 pareri, individuali e collettivi, di cui 299 provenienti dalla Germania, 7 dall'Austria e 5 dalla Francia. Per maggiori dettagli si rimanda al rapporto sui risultati dell'audizione relativa alla tappa 1 del 30 novembre 2011.

Sulla base di quanto emerso nell'ambito dell'audizione, si è provveduto a rielaborare il rapporto sui risultati relativo alla tappa 1, per esempio per quanto riguarda la protezione a lungo termine delle rocce ospitanti e delle rocce adiacenti; tra l'altro, si è rinunciato a stabilire un limite generale di 200 m di profondità per le sonde geotermiche, perché la profondità del massiccio roccioso da proteggere varia da una regione di ubicazione all'altra e richiede una valutazione differenziata

È stata rielaborata in diversi punti anche la metodologia di valutazione degli aspetti relativi alla pianificazione del territorio per il confronto fra i siti nella tappa 2. Sono stati quindi modificati gli indicatori relativi alle fonti minerali e termali, agli immobili e ai prezzi dei terreni nonché quelli concernenti il turismo.

Il Consiglio federale dà avvio alla tappa 2 della procedura di selezione dei siti

Con la conclusione della tappa 1, il Consiglio federale dà avvio alla  tappa 2 della procedura di selezione dei siti che, secondo l'attuale pianificazione, durerà quattro anni invece dei due anni e mezzo originariamente previsti. Nella tappa 2 le sei aree di ubicazione saranno esaminate in maniera approfondita dal punto di vista della sicurezza tecnica. In ogni regione di ubicazione si svolgerà inoltre uno studio sugli effetti socioeconomici-ecologici a carattere sovracantonale e comparativo, basato sulla metodologia di valutazione degli aspetti relativi alla pianificazione del territorio sviluppata nella tappa 1.

Un elemento fondamentale della procedura di selezione è la partecipazione regionale. Nella tappa 2, le regioni di ubicazione hanno in particolare i seguenti compiti:

  • elaborano e concretizzano, in collaborazione con la Nagra, proposte per l'organizzazione, il posizionamento e il collegamento delle infrastrutture di superficie all'interno del perimetro di pianificazione;
  • sostengono l'UFE nell'elaborazione degli studi sugli effetti socioeconomici-ecologici;
  • elaborano (o aggiornano, se già esistenti), strategie, misure e progetti per lo sviluppo sostenibile della regione di ubicazione in questione;

Il coinvolgimento precoce e completo delle autorità, della popolazione e dei gruppi di interesse dovrà assicurare che la procedura si svolga in modo trasparente e corretto.

Nel corso della tappa 2, la Nagra dovrà restringere la rosa dei siti candidati ad almeno due per ciascuna categoria di scorie (debolmente e mediamente radioattive SDM e altamente radioattive SAA). La selezione definitiva dei siti avverrà nella trappa 3, nella quale sarà avviata la procedura di autorizzazione di massima prevista dalla legge sull'energia nucleare. L'autorizzazione di massima è rilasciata dal Consiglio federale e deve essere approvata dal Parlamento. Essa è soggetta a referendum facoltativo.

Nuovo Gruppo di esperti per lo stoccaggio in strati geologici profondi

Secondo le nuove disposizioni di legge, dalla legislatura 2012-2015 esisteranno solo più commissioni istituite dal Consiglio federale. La Commissione per la gestione delle scorie radioattive (CGS), istituita dal DATEC quale sottocommissione della Commissione federale di geologia (CFG), deve quindi essere sciolta a fine 2011. I suoi compiti nell'ambito della selezione dei siti saranno ripresi dal "Gruppo di esperti per lo stoccaggio in strati geologici profondi", istituito dall'Ispettorato federale della sicurezza nucleare IFSN, che riceverà da esso sostegno nelle questioni geologiche e di tecnica costruttiva relative a questa modalità di stoccaggio.


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Marianne Zünd, portavoce UFE, tel. 031 322 56 75



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