Nel 2020, a causa della pandemia, il consumo di energia elettrica è diminuito del 2,6 per cento

Berna, 16.04.2021 - Con 55,7 miliardi di chilowattora (mia. kWh), nel 2020 il consumo di elettricità in Svizzera è stato inferiore a quello dell'anno precedente (-2,6%). La produzione nazionale (al netto del consumo delle pompe di accumulazione) è stata di 63,5 miliardi di kWh. L'eccedenza fisica delle esportazioni di energia elettrica si è attestata a 5,6 mia. kWh.

Il consumo nazionale nel 2020 si attestato a 59,9 mia. kWh. Dedotte le perdite legate alla trasmissione e alla distribuzione, pari a 4,2 mia. kWh, il consumo elettrico è stato di 55,7 mia. kWh. Ciò corrisponde al 2,6% o a 1,5 milioni di kWh in meno rispetto al 2019 (57,2 mia. kWh), ossia circa al consumo annuale di 296 800 economie domestiche. Le variazioni rispetto al 2019 sono state pari a -4,3% nel primo trimestre (lockdown da metà marzo), a -7,8% nel secondo trimestre (primo allentamento del lockdown a fine aprile), a -0,3% nel terzo trimestre e a +1,9% nel quarto trimestre.

Oltre agli effetti del lockdown, alla riduzione del consumo nel 2020 hanno contribuito anche l'andamento economico, le condizioni metereologiche e l'aumento dell'efficienza. D'altro canto, l'evoluzione demografica ha avuto un leggero effetto di crescita sul consumo.

  • sviluppo economico: secondo i primi risultati provvisori, nel 2020 il prodotto interno lordo (PIL) è diminuito del 2,9% (fonte: Segreteria di Stato dell'economia, SECO);
  • evoluzione demografica: secondo i dati provvisori pubblicati il 6 aprile 2021 dall'Ufficio federale di statistica (UST), nel 2020 la popolazione svizzera è aumentata dello 0,7%;
  • condizioni meteorologiche: nel 2020 i gradi giorno sono diminuiti del 4,4% rispetto all'anno precedente (cfr. tabella in allegato). Poiché in Svizzera circa il 10% dell'energia elettrica è impiegato per il riscaldamento, questa evoluzione ha come effetto un leggero aumento del consumo.

Secondo le indicazioni della SECO, la seconda ondata del Coronavirus ha avuto un effetto nettamente minore rispetto alla prima a inizio anno (lo dimostrano anche i tassi di variazione trimestrali del consumo di elettricità). In particolar modo il settore dei servizi (ad esempio ristorazione, tempo libero, cultura, intrattenimento, attività di svago, trasporti) è stato fortemente colpito dalle misure pandemiche sull'arco di tutto l'anno. Le analisi ex post del consumo energetico svolte annualmente (che verranno pubblicate nell'ottobre 2021) potranno fornire ulteriori spiegazioni sui fattori determinanti per l'evoluzione del consumo energetico.

Produzione nazionale di energia elettrica 2020

La produzione di energia elettrica (produzione nazionale) è calata del 2,7%, attestandosi a 69,9 mia. kWh (2019: 71,9 mia. kWh). Una volta detratto il consumo delle pompe di accumulazione, pari a 4,4 mia. kWh, la produzione netta ammontava a 65,5 mia. kWh. Nei quattro trimestri la produzione nazionale è stata dapprima superiore poi inferiore al corrispondente valore dell'anno precedente (+7,3%; +1,4%; -11,6%; -5,4%).

Gli impianti idroelettrici (centrali ad acqua fluente e centrali ad accumulazione) hanno prodotto lo 0,1% di energia elettrica in più rispetto all'anno precedente (centrali ad acqua fluente -0,3%, centrali ad accumulazione +0,5%). In estate la produzione delle centrali idroelettriche è diminuita del 5,6% rispetto all'anno precedente (centrali ad acqua fluente -2,4%, centrali ad accumulazione -8,5%), nei due trimestri invernali è invece aumentata dell’8,1% (centrali ad acqua fluente +3,2%, centrali ad accumulazione +11,2%).

La produzione di energia elettrica delle quattro centrali nucleari svizzere è scesa del 9,1%, attestandosi a 23,0 mia. kWh (2019: 25,3 mia. kWh). Nota: Il 20 dicembre 2019, dopo 47 anni di funzionamento, la centrale nucleare di Mühleberg è stata disattivata, dopo aver prodotto ancora circa 3,1 mia. kWh nel 2019. La centrale nucleare di Gösgen ha stabilito un nuovo record di produzione nel 2020 superando gli 8,2 TWh. Nel 2020 la disponibilità delle centrali nucleari svizzere era dell'88,0% (2019: 86,9%).

Le centrali idroelettriche hanno contribuito nella misura del 58,1% alla produzione totale di energia elettrica (di cui centrali ad acqua fluente 25,2%, centrali ad accumulazione 32,9%), le centrali nucleari nella misura del 32,9% e le centrali termiche convenzionali e rinnovabili nella misura del 9,0%.

Eccedenza delle esportazioni nel 2020

Nel 2020 sono state effettuate importazioni fisiche per 27,0 mia. kWh ed esportazioni fisiche per 32,6 mia. kWh, con un saldo positivo delle esportazioni di 5,6 mia. kWh (2019: eccedenza delle importazioni di 6,3 mia. kWh). Nel primo e nel quarto trimestre (mesi invernali), il saldo delle importazioni dall'estero è stato di 0,8 mia. kWh (2019: 1,4 mia. kWh), nel secondo e nel terzo trimestre la Svizzera ha invece esportato, a saldo, 6,4 mia. kWh (2019: 7,7 mia. kWh).

Stando ai dati pubblicati dall'Amministrazione federale delle dogane (AFD), i proventi delle esportazioni di energia elettrica si sono attestati a 1 547 milioni di franchi (4,07 ct./kWh). Per le importazioni, gli esborsi sono stati pari a 1 254 milioni di franchi (3,82 ct./kWh). Nel 2020 la bilancia commerciale con l'estero ha quindi registrato un bilancio positivo, pari a 293 milioni di franchi (2019: saldo positivo di 399 milioni di franchi) [Fonte: AFD/swissimpex; stato: 1.4.2021].

Da gennaio 2021: pubblicazione di stime preliminari del bilancio elettrico mensile

Dal mese di statistica gennaio 2021, l'UFE pubblica su Internet le stime del bilancio elettrico mensile con un orizzonte temporale di «t+50 giorni» (documento «Gesamte Erzeugung und Abgabe elektrischer Energie in der Schweiz», disponibile solo in tedesco e in francese). I saldi mensili definitivi di elettricità seguono, come finora, con un orizzonte temporale di «t+90 giorni».


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Marianne Zünd, Capo Media e politica UFE, tel. 058 462 56 75



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