Votazione del 9 giugno 2024: il Consiglio federale e il Parlamento raccomandano di votare sì alla legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro

Berna, 18.03.2024 - Il 9 giugno 2024 gli elettori voteranno sulla legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili. Il progetto crea le basi che permetteranno alla Svizzera di produrre rapidamente più elettricità da fonti rinnovabili come l’acqua, il sole, il vento o la biomassa. Il Consiglio federale e il Parlamento raccomandano al Popolo di approvare questa legge, che rafforzerà la sicurezza di approvvigionamento nel nostro Paese. Contro il progetto è stato chiesto il referendum.

È diventato più difficile assicurare l’approvvigionamento energetico costante della Svizzera su tutto l’arco dell’anno. A causa della trasformazione dei sistemi di approvvigionamento elettrico in Europa e dei conflitti internazionali, nei mesi invernali possono verificarsi situazioni di penuria se non è possibile importare sufficiente elettricità. Inoltre, in Svizzera il fabbisogno di elettricità cresce, ad esempio per soddisfare le esigenze dell’economia, ma anche per le auto elettriche e le pompe di calore. Per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento il Parlamento ha dunque adottato con una netta maggioranza la legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili.

Potenziamento della produzione di elettricità da fonti rinnovabili in Svizzera

Durante una conferenza stampa il consigliere federale Albert Rösti ha spiegato la posizione del Consiglio federale e del Parlamento: «A breve e medio termine la sicurezza dell’approvvigionamento di energia elettrica può essere garantita solo potenziando la produzione nazionale da fonti rinnovabili. La legge intende accelerare questo processo attraverso misure equilibrate», ha dichiarato il capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC). La nuova legge permetterà di ridurre la dipendenza dalle importazioni di energia e anche il rischio di situazioni di approvvigionamento critiche come quelle che si sono verificate negli inverni scorsi.

Contro la legge è stato chiesto il referendum e pertanto il 9 giugno 2024 si voterà su questo progetto. Il comitato referendario chiede che si sfrutti dapprima appieno il potenziale del fotovoltaico sugli edifici e sulle infrastrutture esistenti. Teme inoltre una limitazione dei diritti del Popolo e un pregiudizio per il paesaggio e la natura causato dal potenziamento di questi impianti.

Focus sul potenziamento della produzione solare dagli edifici

Anche il Consiglio federale e il Parlamento sono convinti che gli impianti solari su edifici e infrastrutture offrano il potenziale maggiore e i tempi di realizzazione più brevi per rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento. Il progetto contiene misure mirate per sfruttare questo potenziale e agevola la tempestiva costruzione di impianti di produzione di interesse nazionale destinati allo sfruttamento della forza idrica e dell’energia solare ed eolica.

Gli impianti di grandi dimensioni rafforzano principalmente l’approvvigionamento elettrico in inverno. Se, da una parte, essi hanno un impatto sulla natura e sul paesaggio, dall’altra producono energia elettrica. La legge garantisce quindi che la loro pianificazione e costruzione interessi solo territori adeguati. Nel caso delle centrali idroelettriche la legge cita 16 progetti concreti. Anche per la loro pianificazione valgono condizioni agevolate, che aumentano le possibilità di realizzazione anche in caso di ricorso. Si potrà ancora votare sui nuovi progetti energetici.

Nessuna nuova tassa

Oltre al rapido rafforzamento della sicurezza dell’approvvigionamento in inverno, la legge punta a un potenziamento economicamente efficiente, all’aumento dell’efficienza energetica e al dovuto riconoscimento degli interessi della tutela del paesaggio e della natura. La riduzione delle energie fossili attraverso la produzione elettrica interna aiuterà inoltre la Svizzera a raggiungere il suo obiettivo di neutralità climatica.

L’attuazione della legge richiederà investimenti da parte del settore elettrico. In quanto proprietari delle imprese elettriche, i Cantoni, le Città e i Comuni hanno una grande responsabilità. La legge crea il quadro normativo e quindi la certezza del diritto necessaria per garantire che questi investimenti vengano effettivamente realizzati.

Il progetto non prevede nuove tasse a carico dei consumatori di energia elettrica. Il supplemento rete, destinato al finanziamento dei contributi a favore del potenziamento della produzione di energia rinnovabile, rimarrà a 2,3 centesimi per kilowattora.


Indirizzo cui rivolgere domande

Comunicazione DATEC, tel. +41 58 462 55 11



Pubblicato da

Il Consiglio federale
https://www.admin.ch/gov/it/pagina-iniziale.html

Segreteria generale DATEC
https://www.uvek.admin.ch/uvek/it/home.html

Ufficio federale dell'energia
http://www.bfe.admin.ch

Ufficio federale dell'ambiente UFAM
https://www.bafu.admin.ch/it

Abbonarsi ai comunicati stampa dell'UFE

https://www.bfe.admin.ch/content/bfe/it/home/novita-e-media/comunicati-stampa/mm-test.msg-id-100440.html