Procedura del piano settoriale: non sono previsti impianti di imballaggio delle scorie radioattive presso le centrali nucleari di Gösgen e Leibstadt

Berna, 14.11.2019 - Nell'attuale terza e ultima tappa della procedura del Piano settoriale, con la quale vengono selezionati i siti destinati ad accogliere i depositi in strati geologici profondi per le scorie radioattive in Svizzera, tra le altre cose saranno stabiliti i siti per l'ubicazione delle infrastrutture di superficie. Queste ultime comprendono anche gli impianti in cui le scorie radioattive vengono imballate in contenitori per lo stoccaggio finale. È ormai chiaro che, basandosi sui loro accertamenti, gli esercenti delle due centrali nucleari di Gösgen e Leibstadt non presenteranno proposte concrete per la realizzazione di un impianto di imballaggio degli elementi di combustibile sui loro siti.

Dal punto di vista tecnico, nei siti delle centrali nucleari di di Gösgen e Leibstadt sarebbe possibile realizzare un impianto di imballaggio delle scorie radioattive. Se tali impianti permetteranno o no di sfruttare le sinergie per quanto concerne l'esercizio, la sicurezza tecnica o l'economia dipenderà in larga misura da come si svolgerà nel tempo la procedura del piano settoriale e dal momento della messa in esercizio dei depositi in strati geologici profondi. Tuttavia, attualmente non è ancora possibile determinare con sufficiente precisione i tempi esatti di questi sviluppi. Gli esercenti hanno pertanto deciso di non realizzare studi per verificarne la fattibilità nell'ambito della procedura del piano settoriale. Questi ultimi sarebbero stati necessari per l'elaborazione di proposte concrete da parte della Società cooperativa nazionale per lo smaltimento delle scorie radioattive (Nagra).

Di che cosa si tratta?

Il 9 maggio 2019, la Nagra ha presentato le sue proposte in merito al posizionamento delle infrastrutture di superficie (cfr. comunicato stampa del 9 maggio 2019). Nella sua decisione relativa alla seconda tappa, il Consiglio federale ha dato alla Nagra la possibilità di considerare l'ipotesi di posizionare gli impianti di imballaggio delle scorie radioattive al di fuori delle regioni di ubicazione. La Nagra ha quindi proposto il sito Zwilag e in primavera ha comunicato che sarebbero stati effettuati accertamenti per la costruzione di siti per impianti esterni di imballaggio degli elementi di combustibile presso le due centrali nucleari di Gösgen e Leibstadt. Tuttavia, queste ultime proposte non trovano ora seguito nell'ambito della procedura del piano settoriale.

Come proseguirà la procedura?

Dal maggio 2019 le proposte della Nagra sono oggetto di discussione in seno alle Conferenze regionali delle tre potenziali aree di ubicazione del Giura Orientale, Lägern Nord e Zurigo Nordest. I pareri di tali conferenze saranno presentati entro l'inizio del 2021. Nel 2020 avrà luogo una collaborazione interregionale tra le conferenze regionali e i Cantoni di ubicazione sulla questione dei siti degli impianti di imballaggio. I risultati di tali lavori saranno integrati negli studi di pianificazione della Nagra, con i quali verranno definite in modo più concreto le infrastrutture di superficie.

Smaltimento delle scorie radioattive in Svizzera

La legge sull'energia nucleare stabilisce che le scorie radioattive prodotte in Svizzera devono, in linea di massima, essere smaltite nel Paese, in depositi in strati geologici profondi. La parte concettuale del Piano settoriale dei depositi in strati geologici profondi, approvata dal Consiglio federale nel 2018, disciplina la procedura di selezione dei siti, che si svolge in tre tappe.

Nella tappa 1, che si è svolta dal 2008 al 2011, il Consiglio federale ha definito idonee ad accogliere depositi in strati geologici profondi le aree geologiche di ubicazione Giura Orientale, Giura Sud, Lägern Nord, Südranden, Wellenberg e Zurigo Nordest.

Nella tappa 2 (dal 2011 al 2018) la Nagra ha esaminato queste sei aree di ubicazione, le Conferenze regionali hanno presentato pareri, sono stati individuati siti per gli impianti di superficie ed è stato effettuato uno studio sugli effetti socioeconomici-ecologici.

Nella tappa 3 le aree di ubicazione rimanenti saranno esaminate in maniera approfondita e confrontate fra loro. In base ai risultati di tale confronto, presumibilmente alla fine del 2024, la Nagra presenterà poi le domande di autorizzazione di massima per i depositi in strati geologici profondi. Dopo un esame da parte dei servizi federali competenti e una procedura di consultazione, il Consiglio federale potrà rilasciare le corrispondenti autorizzazioni di massima e stabilire i siti per i depositi in strati geologici profondi. Le decisioni di rilascio delle autorizzazioni di massima saranno sottoposte all'approvazione dell'Assemblea federale. Il decreto di approvazione di un'autorizzazione di massima, previsto intorno al 2030, è soggetto a referendum facoltativo.

Dopo il rilascio dell'autorizzazione di massima, nell'area di ubicazione verranno effettuate indagini geologiche sotterranee (realizzazione di un «laboratorio sotterraneo»). Gli esperimenti permetteranno di acquisire importanti conoscenze per la costruzione del deposito. Successivamente potranno essere presentate dapprima la domanda di rilascio della licenza di costruzione e in seguito la domanda di rilascio della licenza d'esercizio. In base allo stato attuale della pianificazione, il deposito per le scorie debolmente e mediamente radioattive (SDM) potrà entrare in esercizio a partire dal 2050 e quello per le scorie altamente radioattive (SAA) a partire dal 2060.


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Marianne Zünd, Capo Media e politica UFE,
tel. 058 462 56 75 / tel. 079 763 86 11



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