Effetti socioeconomici ed ecologici di un deposito in strati geologici profondi sulle regioni di ubicazione

Berna, 18.11.2014 - I depositi in strati geologici profondi per le scorie radioattive producono effetti economici, ecologici e sociali sulla regione in cui sono ubicati. Tali effetti devono essere identificati per quanto possibile precocemente e in modo obiettivo, al fine di contrastare evoluzioni negative ma anche di sfruttare eventuali opportunità. A questo scopo, l'Ufficio federale dell'energia (UFE) ha effettuato in tutte le sei potenziali regioni di ubicazione uno studio socioeconomico-ecologico sovracantonale iniziato nel 2011. È ora disponibile il rapporto conclusivo relativo a tale studio.

Lo studio socioeconomico-ecologico è stato svolto in tutte le regioni di ubicazione secondo la medesima metodologia, stabilita nella tappa 1 della procedura del Piano settoriale dalla Confederazione, dai Cantoni e da rappresentanti della Germania. Il sistema di indicatori e obiettivi comprende oltre 40 indicatori (grandezze misurabili) per gli ambiti "economia", "ambiente" e "società". Questi indicatori sono stati valutati con un punteggio, ponderati e aggregati in sei obiettivi generali. Per quanto riguarda gli indicatori economici, gli effetti sono stati valutati sull'intera regione di ubicazione. Per gli indicatori ambientali e sociali, l'accento è stato posto sugli effetti locali. Lo studio socioeconomico-ecologico esamina le tre attività principali - costruzione, esercizio e chiusura di un deposito in strati geologici profondi - lungo un arco temporale di circa 100 anni.

Il sistema di indicatori e obiettivi dello studio socioeconomico-ecologico deve valutare effetti per quanto possibile oggettivabili. Dal momento che, su un arco di tempo così lungo, le condizioni quadro possono cambiare, i possibili effetti vengono documentati sulla base di strutture e di intenzioni pianificatorie attuali. Gli effetti sull'immagine di una regione non vengono volutamente considerati, ma sono oggetto di uno studio separato sugli aspetti sociali commissionato dai Cantoni di ubicazione.

Risultati

Economia: l'entità della maggior parte degli effetti economici dipende direttamente dall'entità dei costi d'investimento per la costruzione di un deposito in strati geologici profondi. Allo stadio attuale di pianificazione, per lo studio sono stati ipotizzati costi di investimento uguali in tutte le regioni. Quanto maggiormente sono rappresentati, in una determinata regione, il settore dell'edilizia e del genio civile e quello della produzione e della lavorazione dei metalli, tanto più elevati risultano il valore aggiunto, l'occupazione e, di conseguenza, anche le entrate fiscali che ci si può attendere in ragione della costruzione di un deposito in strati geologici profondi. Per contro, nelle regioni in cui i settori sensibili (turismo e agricoltura) sono più rappresentati, la presenza di un deposito in strati geologici profondi può avere potenzialmente effetti negativi. La chiave di ripartizione e l'entità delle indennità che dovranno essere versate per l'assunzione di questo compito di carattere nazionale saranno definite solo nella tappa 3 della procedura del Piano settoriale. A questo riguardo, quindi, tutte le regioni hanno ricevuto la stessa valutazione. Allo stato attuale, non vi sono conflitti con altri progetti di urbanizzazione in nessuna delle sei regioni.

Ambiente: i principali effetti dei depositi in strati geologici profondi riguardano il consumo delle superfici, le superfici per l'avvicendamento delle colture, il materiale di scavo e i corridoi faunistici. Rilevanti sono anche le differenti condizioni dei siti per gli impianti di superficie per quanto riguarda il collegamento alla rete ferroviaria o stradale. Gli effetti sulle zone protette o sulle zone di protezione delle acque sotterranee sono nulli o di poco conto, in quanto tali zone sono già state ampiamente escluse durante il processo di individuazione dei siti.

Società: i siti sono oggetto di una valutazione tanto più negativa quanto maggiore è la densità dell'insediamento o la crescita auspicata dell'attività insediativa, e quanto maggiore risulta la visibilità degli impianti di superficie. Per contro, la valutazione risulta meno negativa se nelle vicinanze del sito si trovano già attività industriali e commerciali. Per gli insediamenti protetti, solo in pochi casi si prevede una leggera compromissione.

Importanza dello studio socioeconomico-ecologico

Nella proposta di almeno due siti per ciascun tipo di deposito, che sta per essere presentata dalla Nagra nell'ambito della tappa 2 della procedura del Piano settoriale, la sicurezza ha la priorità assolu-ta. I risultati dello studio socioeconomico-ecologico non hanno di conseguenza influenza sulla scelta   delle aree di ubicazione geologiche («sotto»). Tali risultati confluiranno tuttavia nella valutazione complessiva per la decisione del Consiglio federale in merito alla tappa 2. Inoltre, lo studio socioeconomico-ecologico fornisce preziose informazioni per l'ulteriore pianificazione e ottimizzazione dei siti per gli impianti di superficie («sopra») e per l'elaborazione delle strategie di sviluppo regionali previste nella tappa 3 della procedura di selezione dei siti.

Sei regioni - Giura est, Giura sud, Lägern nord, Südranden, Wellenberg e Zurigo nord-est - sono attualmente al vaglio quali possibili ubicazioni di depositi in strati geologici profondi. Oltre a indagini di carattere geologico e tecnico, in queste sei regioni sono state effettuate valutazioni in merito ai possibili siti per gli impianti di superficie dei depositi insieme alle Conferenze regionali. Nel quadro della tappa 2 attualmente in corso, le Conferenze regionali hanno partecipato anche alle indagini sulle conseguenze socioeconomiche ed ecologiche dei depositi. La proposta della Nagra per almeno due siti per ciascun tipo di deposito è prevista per l'inizio del 2015 e sarà successivamente esaminata dalle autorità e sottoposta a una procedura di audizione pubblica.

In base ai risultati di tale audizione, al termine della tappa 2, presumibilmente nel 2017, il Consiglio federale deciderà quali aree di ubicazione continueranno a essere considerate nell'ambito della procedura di selezione. La scelta definitiva dei siti avverrà nella tappa 3, nella quale sarà avviata la procedura di autorizzazione di massima prevista dalla legge sull'energia nucleare. L'autorizzazione di massima è rilasciata dal Consiglio federale e deve essere approvata dal Parlamento. Essa è soggetta a referendum facoltativo.


Indirizzo cui rivolgere domande

Marianne Zünd, Capo Media e politica UFE, tel. 058 462 56 75



Pubblicato da

Ufficio federale dello sviluppo territoriale
https://www.are.admin.ch/are/it/home.html

Ufficio federale dell'energia
http://www.bfe.admin.ch

Abbonarsi ai comunicati stampa dell'UFE

https://www.bfe.admin.ch/content/bfe/it/home/novita-e-media/comunicati-stampa/mm-test.msg-id-55266.html