Avviata la consultazione relativa all’ordinanza sul Fondo di disattivazione e sul Fondo di smaltimento

Berna, 21.08.2013 - Il Consiglio federale ha avviato la consultazione relativa alla revisione dell’ordinanza sul Fondo di disattivazione e sul Fondo di smaltimento (OFDS). Una settimana fa il Collegio aveva fissato i principali valori di riferimento del progetto (cfr. comunicato stampa del 14.08.2013). Con la revisione dell’OFDS, il Consiglio federale intende garantire che i mezzi finanziari necessari alla disattivazione degli impianti e allo smaltimento delle scorie radioattive siano predisposti per tempo dai gestori delle centrali nucleari. La procedura di consultazione durerà fino al 22 novembre 2013. L’entrata in vigore dell’ordinanza riveduta è prevista non prima della metà del 2014.

Conformemente alla legge sull'energia nucleare, i costi della disattivazione delle centrali nucleari e dello smaltimento delle scorie radioattive dopo la messa fuori esercizio degli impianti sono a carico degli esercenti. Questi ultimi versano annualmente contributi nel Fondo di disattivazione e nel Fondo di smaltimento per gli impianti nucleari. Il presunto ammontare dei costi di disattivazione e di smaltimento è calcolato ogni cinque anni. L'ultimo studio sui costi è stato effettuato nel 2011.

Poiché, da un lato, l'aumento dei costi nell'ultimo decennio è risultato maggiore rispetto ai valori stimati e, dall'altro, non hanno potuto essere raggiunti gli obiettivi fissati per il reddito del capitale, per entrambi i Fondi si temono lacune di finanziamento. Per la Confederazione vi è il rischio di dover coprire con le proprie risorse l'ammanco che si registrerebbe se gli esercenti non fossero in grado di mantenere integralmente i propri impegni. Con la revisione dell'OFDS il Consiglio federale intende ridurre tale rischio.

Elementi essenziali della revisione

  • Adeguamento del calcolo dei contributi: in futuro si ipotizzano un tasso di rincaro pari all'1,5% e un reddito nominale a lungo termine (reddito del capitale) del 3,5%. Inoltre si tiene conto dei fattori di insicurezza legati all'aumento dei costi riconducibili ai nuovi requisiti di natura tecnica, pianificatoria e regolatoria introducendo un supplemento di sicurezza forfettario pari al 30% sui costi di disattivazione e smaltimento stimati.
  • Prolungamento dell'obbligo contributivo: in futuro gli esercenti dovranno versare i contributi nei due Fondi anche dopo la messa fuori servizio delle proprie centrali nucleari (oggi l'obbligo contributivo termina al momento della messa fuori servizio).
  • Margini di oscillazione minori per i capitali dei Fondi: nell'OFDS saranno fissati margini di oscillazione minori per gli scarti ammessi rispetto ai valori teorici del capitale dei Fondi.
  • Regole più severe per i rimborsi: i rimborsi di quote di capitale pagate in eccesso saranno soggetti a norme più severe.

Il Fondo di disattivazione è stato istituito nel 1984 e ha lo scopo di coprire i costi derivanti dalla disattivazione e dallo smantellamento degli impianti nucleari messi definitivamente fuori servizio e dallo smaltimento delle scorie che ne derivano, fino al ripristino dello stato originario del sito. Secondo lo studio sui costi 2011, i costi di disattivazione delle cinque centrali nucleari svizzere e dello ZWILAG ammontano a 2,974 miliardi di franchi. Alla fine del 2012, il capitale accumulato nel Fondo ammontava a 1,531 miliardi di franchi.

Il Fondo di smaltimento è stato istituito nel 1984 e ha lo scopo di coprire i costi derivanti dallo smaltimento delle scorie radioattive d'esercizio e degli elementi combustibili esausti dopo la messa fuori servizio degli impianti nucleari. Secondo lo studio sui costi 2011, i costi di smaltimento ammontano a 15,970 miliardi di franchi. I costi di smaltimento che insorgono durante l'esercizio delle centrali nucleari vengono pagati dagli esercenti direttamente. Fino al 2012 si trattava di circa 5,1 miliardi di franchi, che diventeranno 7,5 miliardi di franchi fino alla messa fuori esercizio di tutte le centrali nucleari. Il Fondo di smaltimento copre i restanti 8,4 miliardi di franchi. Alla fine del 2012, il capitale accumulato nel Fondo ammontava a 3,220 miliardi di franchi.

Secondo il principio di causalità, i costi dello smaltimento sono inclusi nel prezzo dell'energia elettrica di origine nucleare. Per ogni chilowattora, la quota del prezzo destinata a coprire questi costi è mediamente compresa fra 0,8 e 0,9 centesimi (prezzi 2011).


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