Berna: riunione informativa sul fiume Doubs

Berna, 13.03.2013 - L’Ufficio federale dell’energia (UFE), in collaborazione con l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), ha organizzato una riunione informativa sul tratto franco-svizzero del fiume Doubs, tenutasi ieri. I due Uffici hanno presentato alle associazioni di pescatori e alle organizzazioni impegnate nella protezione della natura lo stato di avanzamento dei lavori del gruppo che si occupa della gestione dei deflussi. L’UFE ha altresì presentato un piano di lavoro concreto elaborato da questo gruppo e che mira a conciliare meglio gli interessi legati alla produzione energetica con quelli della protezione dell’ambiente.

In questi ultimi anni, di comune accordo con i gestori delle centrali idroelettriche dello Châtelot, del Refrain e della Goule, è stata decisa una serie di misure da attuare su base volontaria al fine di ridurre l'impatto negativo dei deflussi discontinui sul tratto franco-svizzero del fiume Doubs. Nonostante queste misure abbiano già dato risultati positivi, in alcuni casi si sono rivelate insufficienti.

L'Ufficio federale dell'energia (UFE), in collaborazione con l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM), ha organizzato una riunione informativa sul tratto franco-svizzero del fiume Doubs, tenutasi ieri pomeriggio. I due Uffici hanno fornito informazioni sullo stato di avanzamento dei lavori del gruppo che si occupa della gestione dei deflussi. In particolare, hanno riepilogato le misure in vigore e quelle in fase sperimentale affinché le tre centrali idroelettriche lungo il tratto franco-svizzero del Doubs gestiscano meglio i deflussi discontinui. Per rispondere alle domande delle associazioni di pescatori e delle organizzazioni impegnate nella protezione della natura, all'incontro erano pure presenti rappresentanti dei Cantoni del Giura e di Neuchâtel, entrambi membri del gruppo di lavoro, e rappresentanti dei gestori delle centrali idroelettriche.

La discussione è stata costruttiva e le organizzazioni ambientaliste e le associazioni di pescatori si sono dimostrate ricettive ai messaggi, nonostante ribadiscano di essere stanche della lentezza dei progressi compiuti in questo ambito. Hanno inoltre chiesto misure che vadano oltre quelle attualmente in fase di studio, nonché di essere maggiormente coinvolte nelle attività del gruppo di lavoro che si occupa della gestione dei deflussi.

Il nuovo piano di lavoro presentato ieri dai servizi della Confederazione prevede in particolare la conclusione degli studi in corso, un programma di monitoraggio sul campo e la revisione del regolamento sulle acque entro il 2014. Entro la fine dell'anno sono previste altre due sedute del gruppo di lavoro che si occupa della gestione dei deflussi, la prima a metà giugno. Dopo ciascuno di questi incontri sono previste riunioni informative organizzate in collaborazione con le autorità francesi.


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