Il Consiglio federale concretizza l'orientamento della strategia energetica 2050
Berna, 01.12.2011 - Il Consiglio federale vuole riorganizzare l'approvvigionamento energetico in Svizzera adottando misure nei settori efficienza energetica, energie rinnovabili, centrali elettriche a combustibili fossili, reti e ricerca. Nel corso della sua seduta di ieri il Collegio ha definito concretamente questo orientamento della politica energetica. Sulla base di queste direttive, il DATEC elaborerà più nel dettaglio la strategia energetica 2050 e, entro la primavera del prossimo anno, presenterà al Governo un rapporto sulle relative misure, costi, effetti e possibilità di finanziamento. Successivamente il DATEC elaborerà entro la metà del 2012 un progetto di modifica delle leggi e ordinanze pertinenti da porre in consultazione.
Il 25 maggio scorso il Consiglio federale ha deciso la disattivazione delle attuali centrali nucleari che, al termine del loro ciclo di vita, non saranno sostituite. Nel corso della sessione estiva e autunnale, il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati hanno aderito alla decisione di principio del Governo. Negli ultimi mesi, in collaborazione con gli altri Dipartimenti competenti nonché in gruppi di lavoro composti di rappresentanti di Cantoni, Comuni, cerchie economiche, scientifiche, sindacati e organizzazioni ambientali, il DATEC ha preparato le prime proposte in merito a obiettivi, strumenti e misure della nuova strategia energetica 2050. Nella sua seduta di ieri, il Consiglio federale ha discusso le proposte e definito concretamente l'orientamento della strategia energetica 2050, incaricando il DATEC di approfondirla sulla base delle direttive stabilite e di presentargli un rapporto sulle relative misure, costi, effetti e possibilità di finanziamento entro la primavera del prossimo anno. Tenendo conto del rapporto, il Governo fisserà i punti chiave del progetto da porre in consultazione che dovrà essere pronto entro la metà del 2012.
A garanzia della sicurezza dell'approvvigionamento energetico, il Consiglio federale punta su misure nell'ambito dell'efficienza energetica, energie rinnovabili, centrali elettriche a combustibili fossili, reti e ricerca, che saranno ulteriormente precisate dal DATEC.
Efficienza energetica
Le misure in questo ambito mirano a ridurre il consumo di energia elettrica. Tanto negli edifici e apparecchi elettrici, quanto nell'industria, nei servizi e nella mobilità esiste un forte potenziale di risparmio. Questo risparmio deve essere raggiunto mediante accordi sugli obiettivi, incentivi di mercato (bonus di efficienza), bandi di gara concorrenziali, modelli tariffari innovativi, progressi tecnici, prescrizioni più severe e ulteriori sforzi nella formazione, perfezionamento professionale e ricerca. Le aziende di distribuzione dell'energia elettrica, mediante obiettivi quantificabili, devono essere obbligate a incentivare la loro clientela al risparmio di elettricità tramite la composizione delle tariffe (ad esempio abolendo la tariffa di base per l'utilizzazione della rete o introducendo una tariffa di risparmio della corrente elettrica).
- Edifici: potenziale di risparmio di 13 TWh entro il 2020 e di 28 TWh entro il 2035 per quanto riguarda il riscaldamento nonché di 2 TWh entro il 2020 e di 7 TWh entro il 2035 per quanto riguarda l'elettricità => direttive tecniche, promozione del risanamento energetico degli edifici, formazione e perfezionamento professionale degli specialisti del settore edilizio, consulenze ai committenti.
- Apparecchi elettrici: potenziale di risparmio di 0,5 TWh entro il 2020 e di un 1 TWh entro il 2035 => prescrizioni sull'efficienza, promozione delle smart technologies.
- Industria e servizi: potenziale di risparmio di 16 TWh entro il 2020 e di 33 TWh entro il 2035. L'obiettivo di riduzione del consumo di elettricità è di circa 5 TWh entro il 2020 e di circa 13 TWh entro il 203 => accordi sugli obiettivi tra aziende e Confederazione, bandi di gara sull'efficienza energetica, bonus di efficienza. Le aziende ad alto consumo di energia elettrica e che riescono a raggiungere gli obiettivi di efficienza dovrebbero farsi esentare dal pagamento del supplemento per il finanziamento della rimunerazione a copertura dei costi per l'immissione in rete di energia elettrica (RIC).
- Mobilità: potenziale di risparmio di 4 TWh entro il 2020 e di 11 TWh entro il 2035 => una rete meglio collegata, nuove tecnologie, come ad esempio illuminare strade e gallerie con i LED, produzione di energia nelle infrastrutture stradali.
Energie rinnovabili
La produzione di energia elettrica a partire dalle fonti rinnovabili deve aumentare di almeno 4 TWh entro il 2020 e di 13 TWh entro il 2035. L'attuale sistema di incentivazione mediante la RIC deve essere adeguato in modo che gli impianti più grandi possano avere la priorità. Inoltre deve essere accorciata la durata della RIC. Per quanto concerne i piccoli impianti di investitori privati (soprattutto gli impianti fotovoltaici e quelli a biomassa), il Consiglio federale intende dare una nuova impostazione al modello di incentivazione. Il DATEC sta vagliando nuovi modelli come la concessione di aiuti agli investimenti una tantum o il net metering. Si tratta di un meccanismo nel quale il gestore, in un primo tempo, consuma l'elettricità prodotta dal proprio impianto e immette nella rete solo eventuali eccedenze, operando un saldo netto (da cui l'espressione "net").
Allo scopo di accelerare le procedure di autorizzazione, devono essere unificate le prescrizioni cantonali in materia. Le procedure relative alla pianificazione direttrice e di utilizzazione come pure quelle relative all'esame di impatto ambientale devono essere semplificate e svolte parallelamente. Per garantire il finanziamento, i provvedimenti principali riguardano l'aumento del supplemento RIC e l'estensione degli obiettivi di incentivazione. Inoltre occorre potenziare le misure di promozione della geotermia (prestiti a tasso zero, aumento della copertura dei rischi da parte della Confederazione, impianti pilota e di dimostrazione).
Centrali elettriche a combustibili fossili
- Centrali a gas a ciclo combinato: anche nella sua strategia energetica 2050 il Consiglio federale rimane fedele ai suoi obiettivi in materia di politica climatica. Ciò significa che i gestori di future centrali di questo tipo devono compensare integralmente le loro emissioni di CO2. Dovesse emergere dagli accertamenti del DATEC che le centrali a gas a ciclo combinato sono indispensabili per la stabilità della rete, occorre esigere una maggiore flessibilità delle quote di compensazione di CO2 in Svizzera e all'estero. Il Consiglio federale intende proseguire le trattative nell'ambito del sistema europeo di scambio delle quote di emissioni (ETS), per garantire ai gestori delle centrali a gas a ciclo combinato le stesse condizioni dei loro concorrenti europei.
- Impianti di cogenerazione: gli impianti di cogenerazione decentralizzati devono produrre elettricità fino a 7 TWh entro il 2035. Mentre le centrali a gas a ciclo combinato forniscono energia elettrica alla rete per tutto l'anno, contribuendo alla sua stabilità, gli impianti di cogenerazione possono produrre energia di banda soprattutto in inverno, quando la produzione di elettricità di origine solare ed eolica è ridotta, fornendo così una quantità di calore utile per il riscaldamento. Devono essere incentivati solo quegli impianti che soddisfano determinate condizioni in materia di rendimento elettrico, sfruttamento del calore, cessione di energia elettrica e limite delle emissioni di CO2 per kWh. Queste condizioni devono ancora essere definite. In futuro gli impianti di cogenerazione devono essere in grado di coprire i loro costi grazie all'introduzione di tariffe di reimmissione di energia elettrica scaglionate nel tempo. Infine occorre stabilire condizioni per la compensazione di CO2.
Reti
Le reti ad alta tensione e le reti di distribuzione di energia elettrica devono essere rinnovate e ampliate. Nel contempo è necessaria una loro rivalorizzazione quali reti intelligenti (smart grid), affinché possa essere gestita la sempre più frequente immissione decentralizzata di corrente prodotta a partire da fonti rinnovabili. Le smart grid permettono un'interazione diretta tra consumatori, reti e produzione. Anche in futuro la Svizzera deve mantenere il suo raccordo alla rete europea, che le garantisce un alto grado di sicurezza di approvvigionamento elettrico. A questo scopo il Consiglio federale intende preparare una strategia "Reti energetiche" a livello nazionale, nella quale rientrano pure le misure per l'accelerazione delle procedure di autorizzazione. Infine va chiarita la problematica relativa ai costi computabili dell'ampliamento e della trasformazione delle reti come pure dei contatori intelligenti (smartmeter), al fine di garantire la sicurezza degli investimenti.
Ricerca energetica, progetti pilota e di dimostrazione, progetti faro
A medio e lungo termine la ricerca energetica deve contribuire a un approvvigionamento sicuro e sostenibile e a rafforzare la piazza tecnologica svizzera. Il prossimo anno il Consiglio federale intende sottoporre al Parlamento, in un messaggio separato sotto l'egida del DFI, il piano d'azione "Ricerca coordinata in campo energetico in Svizzera" per la ricerca, lo sviluppo e gli impianti pilota e di dimostrazione. Il Governo intende inoltre istituire un programma di progetti faro: mediante bandi di gara, vengono selezionati quei progetti di portata nazionale da parte di imprese, Cantoni, Comuni e mondo della ricerca che danno una visione tangibile del riassetto del sistema energetico.
Confederazione
Il Consiglio federale auspica che l'Amministrazione federale, i Politecnici federali e le imprese parastatali diano il buon esempio e riescano a ridurre il proprio consumo energetico del 25 per cento entro il 2020 (anno di riferimento 2006). A questo scopo devono essere definiti i relativi mandati di prestazioni.
SvizzeraEnergia
Il programma SvizzeraEnergia promuove e rafforza l'attuazione delle misure stabilite dal Consiglio federale mediante progetti innovativi, partenariati, iniziative di consulenza e altre attività. Per assolvere i suoi compiti, il programma deve pertanto essere potenziato.
Finanziamento della strategia energetica
Il finanziamento di tutte le misure di riassetto del sistema energetico richiede il coinvolgimento in egual misura di Confederazione, Cantoni, città, Comuni, aziende del settore energetico, imprese operanti nel settore secondario e terziario e popolazione. Compito della Confederazione è creare le condizioni quadro che favoriscono gli investimenti nel nuovo riassetto energetico (sicurezza, incentivi), la riduzione dei consumi e il maggiore impiego di fonti rinnovabili. Nella primavera del 2012 il DATEC intende presentare al Consiglio federale informazioni dettagliate sui costi per l'attuazione della strategia energetica 2050 e sulle relative possibilità di finanziamento.
RIQUADRO
Totale del consumo finale di energia in Svizzera nel 2010
911‘550 TJ (terajoule) = 253 miliardi di kWh = 253 TWh (terawattora)
Consumo finale di energia elettrica in Svizzera nel 2010
59,8 miliardi di kWh = 59,8 TWh
Indirizzo cui rivolgere domande
Marianne Zünd, portavoce UFE, 031 322 56 75 / 079 763 86 11
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Il Consiglio federale
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