L’Ufficio federale dell’energia avvia trattative dirette per nuove centrali di riserva a partire dal 2026

Berna, 18.06.2024 - Dal 2026, nuove centrali di riserva rafforzeranno la sicurezza di approvvigionamento della Svizzera in situazioni critiche. Tuttavia il bando di gara indetto dall’Ufficio federale dell’energia (UFE) non sarà portato avanti, poiché le offerte pervenute sono troppo care. L’UFE contatterà ora direttamente gli offerenti per preparare eventuali aggiudicazioni mediante trattativa privata.

In risposta all'aumento del rischio di carenza di energia e per rafforzare l'approvvigionamento energetico in inverno, nel 2022 il Consiglio federale ha istituito la riserva idroelettrica e costituito gradualmente una riserva complementare di energia elettrica con centrali di riserva e pool di gruppi elettrogeni di emergenza. La base legale è l'ordinanza sulla riserva invernale, limitata a fine 2026. A partire dal 2025 la riserva idroelettrica sarà resa obbligatoria nella legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili. Ora vanno sancite per legge anche le capacità di riserva basate su vettori energetici termici. Il 1° marzo 2024 il Consiglio federale ha trasmesso al Parlamento il messaggio relativo a tale disegno.

I contratti per le attuali centrali di riserva di Birr (AG), Cornaux (NE) e Monthey (VS) scadono alla fine della primavera 2026. Per sostituirli, l'Ufficio federale dell'energia ha indetto un bando di gara da luglio 2023 a marzo 2024. L'obiettivo era quello di stipulare, a partire dal 2026, contratti per centrali di riserva con una potenza elettrica complessiva di 400 megawatt (MW). I 400 MW di capacità di riserva termica corrispondono all'attuale raccomandazione della Commissione federale dell'energia elettrica (vedi link).

Sono state presentate cinque offerte per una potenza totale di 591 MW. Tuttavia, i costi delle offerte relative a questi impianti sono troppo elevati. L'UFE ha quindi deciso di non proseguire la gara d'appalto ma di avviare trattative dirette con i promotori dei progetti. L'obiettivo è quello di migliorare la situazione di partenza dei progetti in termini di costi e tempi di realizzazione e di preparare su questa base eventuali aggiudicazioni mediante trattativa privata. Per garantire il principio della parità di trattamento, saranno contattati tutti i promotori interessati; sono possibili anche nuovi offerenti.

Nella seconda metà dell'anno il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) presenterà al Consiglio federale i parametri per le tappe successive.


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Marianne Zünd, capo Media e politica UFE, tel. 058 462 56 75



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